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Società dell’Evento

Tra Modernità, Postmodernismo, Globalizzazione

Presentazione

Che cos’è la “società dell’evento” per la Modernità occidentale? E’ la ‘bolla’ dei fenomeni socio-culturali più eclatanti degli ultimi quarant’anni di Postmodernismo. E’ la ‘schiuma’ o lo ‘spot’ della Glocalizzazione?

Passando dalla fine degli anni ’60 del Novecento alla chiusura degli anni Zero del secolo XXI, le società nazionali sempre più complesse ed interconnesse sperimentano degli stati di rottura, anomia, resilienza, afasia, deficit di riconoscimento che, sino ad oggi, abbiamo spiegato ignorando la mediazione simbolica esercitata dagli apparati culturali con funzione di dispositivo sociale. Al macro-fenomeno nel suo complesso attribuiamo il titolo di “società dell’evento”.

Questo volume è diviso in sette Capitoli. Il Capitolo I esplicita alcuni ‘casi’ storici di fioritura della “cultura dell’evento” che contraddistingue la Modernità occidentale. Scopriremo qui come si è formata la ‘scuola’ occidentale della “società dell’evento”. Scopriremo così che molta parte di ciò che oggi riteniamo nuovo vive di una memoria pluri-secolare con forti basi umanistiche e tecnologico-scientifiche, ma anche ideologiche e metafisiche.

Il Capitolo II tratta le manifestazioni di “culture dell’evento” che appartengono alle società industrializzate. Due sono le chiavi di lettura. Da una parte, c’è la nascita del mercato dei “Culturali”, contrassegnato dall’interventismo dello Stato e degli Enti pubblici periferici, dall’Associazionismo di massa, dall’Industria Culturale. Dall’altra parte, scopriamo che gli investimenti crescenti nelle politiche culturali fanno sì che la città assurga a tecnologia sociale della “cultura dell’evento”.

Il Capitolo III esamina alcuni ‘casi’ di “cultura dell’evento” che sono caratteristici delle società post-industriali del secondo Novecento. Per definire le particolarità socio-antropologiche degli Pseudo-eventi, dei Media-eventi, dei Macro-eventi e dei Micro-eventi. Onde scoprire la responsabilità dei media nella promozione della “società dell’evento”.

Il Capitolo IV spiega il boom dei Giga-eventi e dei Nano-eventi nella contemporaneità. Come mai non c’è performance di Imprese multinazionali, Summit mondiali, Celebrazioni nazionali, grandi Competizioni sportive o Testimonial globali che non avvenga all’insegna dell’evento? Perché i fenomeni di Globalizzazione sono favoriti dalla moda dei Mega-eventi?

Il Capitolo V analizza la domanda di “società dell’evento” che, attualmente, è avanzata dalle istituzioni sociali che sono alle prese con i fenomeni di Glocalizzazione del secolo XXI e con il nascente punto di vista del Realismo Glocale. Oltre agli individui, i fenomeni di emergenzialità continua, anomia, resilienza, problemi di riconoscimento, investono anche le istituzioni dello Stato nazionale, e, ancor più, le Municipalità e le Regioni. La reazione porta a fare ricorso ai grandi eventi (culturali, sportivi, politici, religiosi, ecc.) quale antidoto.

Il Capitolo VI tratta la “società dell’evento” come una grande metafora della contemporaneità. In proposito, riassumendo un po’ tutti gli argomenti dell’opera, si parla di “Media Bubble” tra Postmodernismo e Realismo Glocale. Per definire in maniera concisa la teoria sociologica della “società dell’evento” faccio qui ricorso ad un’ampia serie di aforismi, come è tradizione della sociologia critica.

Il Capitolo VII è dedicato alle Conclusioni. Con poche pagine si formula sia una Sintesi del discorso complessivo sulla “società dell’evento” che una teoria dello stato delle cose presenti. In definitiva, gli apparati anche di tipo pubblico che istituzionalizzano la “cultura dell’evento” risultano essere una sorta di avatar dell’industria culturale che veste la maschera del Media Bubble.

Dedico questo lavoro a tutti gli studenti universitari che ho apprezzato nei miei quarant’anni da sociologo accademico. Ricordo con stima ed affetto i ‘maestri’ che mi hanno insegnato che la sociologia è un’arte marziale della conoscenza in cui gli stili sia hard che soft si sovrappongono talvolta in maniera apparentemente bizzarra ma sempre alla luce del sole.

B. S.

Indice

Presentazione 9(10)

Parte Prima
I. CULTURE DELL’EVENTO E MODERNISMO EUROPEO

1. Introduzione 13
2. Alberti o Erasmo è qui? Dalla Biblioteca alla Città 16
3. L’Encyclopédie e il suo doppio: dal Teatro alla piazza 34
4. L’evento d’Arte: Serate Futuriste o Scuola Bauhaus 47
5. Culturali ed Eventi: tre modelli tra ‘800 e ‘900 63
6. Politiche e Culturali: tre modelli del secondo Novecento 80(96)

II. EVENTI CULTURALI E POLITICHE OCCIDENTALI

1. Introduzione 97
2. Beat Generation e Performing California 99
3. Performing Arts e Pop-Cities 133
4. Politiche del vivere l’Effimero 146
5. Politiche del Fare cultura 163
6. Il campo sociologico delle culture dell’evento 182(206)

Parte Seconda
III. CULTURE DELL’EVENTO E POSTMODERNISMO

1. Introduzione 209
2. Quando la società tende alla cultura dell’evento 212
3. Dov’è l’Evento? Teorie d’Autore 221
4. Pseudo-Eventi e Media-Eventi 239
5. Macro-Eventi e Micro-Eventi 261
6. Mega-Eventi: l’omnibus del Postmodernismo 276(290)

IV. GLOCALIZZAZIONE E SOCIETA’ DELL’EVENTO

1. Introduzione 291
2. Il presente dei Giga-Eventi e dei Nano-Eventi 294
3. Globalizzazione dei Mega-eventi 322
4. Flussi e lampi delle neo-culture dell’evento 335
5. Globale/Locale per la società dell’evento 341
6. Glocalizzazione emergenziale nell’Evento-mondo 352(373)

Parte Terza
V. MULTIVERSITA’ DELLA SOCIETA’-EVENTO

1. Introduzione 377
2. Istituzioni tra crisi e anomia, resilienza e riconoscimento 380
3. Il Self delle Istituzioni: dal dispositivo agli apparati 402
4. Dalla “società-media” alla “società-spettacolo” 415
5. Dalla “split-società” alla “società-display” 442
6. Dentro la Glocalizzazione: con la “società-spot” 462
Bibliografia 462(483)

VI. SOCIETA’ DELL’EVENTO E MEDIA BUBBLE

1. Introduzione 485
2. Del Postmodernismo e dei suoi affluenti 488
3. Il palcoscenico nella caverna del maxi-schermo 492
4. Metafore della ragione, media delle emozioni 498
5. Il puzzle del MediaBubble 504
6. Performativo e Istituzioni 510
7. Le funzioni di status della “società dell’evento” 516(522)
VII. SOCIOLOGIA DELLA SOCIETA-EVENTO 523(534)
Bibliografia 535(554)

 

Che cos’è la “società dell’evento” per la Modernità occidentale? E’ forse la ‘bolla’ dei fenomeni socio-culturali più eclatanti degli ultimi quarant’anni di Postmodernismo? E’ forse’anche la ‘schiuma’ o lo ‘spot’ della Glocalizzazione?

Passando dalla fine degli anni ’60 del Novecento alla chiusura degli anni Zero del secolo XXI, le società nazionali sempre più complesse ed interconnesse sperimentano degli stati di complessità, rottura, anomia, resilienza, frammentazione, disordine e deficit di riconoscimento che, sino ad oggi, abbiamo spiegato ignorando la mediazione simbolica esercitata dagli apparati culturali con funzione di dispositivo sociale. Alla risultante di questo macro-fenomeno attribuiamo il titolo di “società dell’evento”.

Come mai non ci sono performance di Imprese multinazionali, Summit politici mondiali, Celebrazioni nazionali, Expo Universali e grandi Competizioni sportive che per il Media System non avvengano all’insegna dell’evento? Perché assistiamo all’affermazione su scala globale della moda dei Mega-eventi?

 

Volume non rilegato ma stampato su carta

On-demand: richiedi a: sanguaninibruno@gmail.com

Pagine 554

Prezzo: Euro: 554,00

 

BRUNO SANGUANINI, sociologo, è senior professor, ordinario di sociologia dei processi culturali, già docente negli Atenei di Trento, Padova, Trieste, Verona. E’ esperto di comunicazione, culture, Performing Arts, mass media, sistemi sportivi, grandi eventi, tecnologie dell’informazione (ICT), Internet, Web, Phone Mobile e TLC. Sulle culture dei mass media ha pubblicato Nanetti e Giardini in Italia (Padova, 2001), Grande Fratello: istruzioni per l’uso (Padova, 2002), oltre a numerosi saggi in volumi collettanei e riviste. Sull’ICT e sulle TLC ha scritto diversi articoli, saggi, e pubblicato le monografie Videofonini e Lifestyle Mobile (Verona, 2006), Vivere con il Telefonino! Inchieste sociali su consumi e culture (Verona, 2007). Ha altresì curato i volumi Informazione & Multimedia (Milano, 2000) e Comunicazione & Partecipazione (Verona, 2010). Per le referenze sull’Autore si veda il sito personale: www.sanguanini.academy