Presentazione

Questo Report II su Fiera SMAU 1990-1999 a Milano è portavoce del primo segmento della storia sociale 1964-2008 della manifestazione dedicata alle tecnologie elettroniche e digitali per l’Azienda, l‘Ufficio, la Casa, l’Hobby, l’Amministrazione Pubblica. Con tre Volumi proponiamo il primo studio scientifico sulla principale esposizione fieristica dell’Information & Communication Technology (ICT) occorsa in Italia nell’epoca della «rivoluzione digitale».

Fiera SMAU, si sa, nasce nel 1964 come «Salone del Mobile e delle Attrezzature dell’Ufficio»: per iniziativa di Comufficio, l‘Associazione Nazionale dei Commercianti in Macchine e Forniture per l’Ufficio. Dalla seconda metà degli anni ‘60 alla seconda metà degli anni ‘70 ha dato vita a una Fiera specializzata più o meno collaterale alla Fiera Campionaria di primavera. Dall’inizio degli anni ’80 svolse il ruolo di ‘vetrina’ nazionale del Computing. Successivamente, nella seconda parte del decennio, assurse a ‘ribalta’ europea dell’Information Technology (IT), includendo progressivamente anche i Multimedia.

Con gli anni ’90, a seguito della connessione tra l‘IT e le Telecomunicazioni (TLC), SMAU imboccò la strada dell’internazionalizzazione, divenendo ben presto un ‘medium’ europeo della pubblicizzazione dell’Information & Communication Technology (ICT). Nel corso dell’ultimo decennio del secolo XX la Fiera milanese è stata uno dei due protagonisti europei dell’ICT mondiale. Tra un secolo e l’altro ha costituito un vettore espositivo della Net-Economy. Con la successiva stagione della Web Economy anche la Fiera ha cambiato fisionomia per far fronte alla grande crisi iniziata già nel 2008.

Tra gli addetti ai lavori vive ancora oggi il convincimento che Fiera SMAU sia stata, tra la fine degli anni ’80 ed i primi anni del Duemila, l’alter-ego della tedesca CeBIT Messe. I due Saloni fieristici hanno esercitato, un anno dopo l’altro, il ruolo di principale palcoscenico della «rivoluzione digitale» e

In questo Report troviamo tre Capitoli. Il primo Capitolo riguarda il periodo 1990-1993. Siamo in anni in cui la portabilità del computer e la digitalizzazione dell’Audio-Video segnano un passaggio epocale. Il secondo Capitolo concerne il periodo 1994-1999. E‘ l’epoca dell’affermazione di Internet e della scoperta del Web, ma anche dell’avvento del Phone Mobile e del successo dell’economia dell’Information & Communication Technology. Si tratta quindi di anni in cui la «rivoluzione digitale» conquistò il potere tra i ranghi delle Tecnologie dell’Informazione. Benché abbia funzione di Sintesi, anche il terzo Capitolo è piuttosto esteso e tratta qualche novità del decennio in esame.

Questo Report è uno degli otto Reports che danno luogo al repertorio del mondo di Fiera SMAU 1964-2008. Il primo Report riguarda il lungo periodo 1964-1989. Il secondo considera il cosiddetto ‘periodo d’oro‘ del 1990-1999. Il terzo verte sul periodo finale 2000-2008. Il quarto Report tratta degli Espositori e dei Visitatori in Fiera 1994-1999. Il quinto esamina l’acculturazione e la socializzazione all’ICT del “popolo di SMAU“ nel periodo 1994-2007.

Il sesto Report esamina il “Management SMAU“ attivo nel periodo 1982-2008. Il settimo sviluppa la teoria sociale della “rivoluzione digitale“ pertinente al ‘mondo interno‘ a Fiera SMAU. L’ottavo Report esamina il ‘mondo esterno‘ della Fiera. I focus sono due: l’ambiente globale che ha reso possibile SMAU; la metodologia della nostra ricerca.

L’insieme è, a mio avviso, una ‘doppia finestra‘ aperta sulla Knowledge Society del nostro tempo.

(10 agosto 2016)

Indice

I. SMAU 1990-1993: DAI MULTIMEDIA ALL’ICT

II. SMAU 1994-1999: DA INTERNET AL WEB

Ringraziamenti

Per costruire questa storia sociale di Fiera SMAU 1990-1999 ho rincorso, per almeno tre anni, ogni sorta di documento originale. Il Catalogo Generale di tutte le annate della Fiera è stato rintracciato presso l’Archivio Storico di Fiera Milano. Per l’aiuto e l’assistenza prestati ringrazio il curatore Andrea Lovati ed i suoi collaboratori, nonché il responsabile dell’Archivio.

Una parte dei documenti da me utilizzati è stata offerta sia da Antonio Concina, già Segretario generale di SMAU, e Roberto Pinna Berchet, ex-patron di Fiera IBTS). Ringrazio entrambi per l’assistenza che mi hanno prestato. Un’altra parte è stata da me raccolta nel corso delle visite annuali in Fiera. Ancora mi stupisco della perseveranza con cui ho creato un personale Archivio SMAU.

La terza quota dei documenti utilizzati è stata rintracciata a Casa Deotto. Nell’estate del 2014, Annette Deotto, già moglie di Enore Deotto (ex-presidente di Comufficio e Fiera SMAU), e la figlia Patrizia Deotto mi hanno permesso di esplorare l’Archivio Deotto che (ancora) sussiste nella loro casa estiva in Carnia (Friuli). Per l’aiuto prestatomi da Patrizia Deotto ringrazio lei e l’intera sua famiglia.

La consultazione del periodico “SUMO” è avvenuta nella sede milanese di Comufficio. Ciò è stato possibile a seguito dell’attenzione prestata da Franco Vetturini, direttore generale dell’Associazione, che qui ringrazio.

La conservazione dei documenti che si è protratta nel corso degli anni ha usufruito, dal 1994 al 2003, di uno spazio fisico un po’ speciale accordatomi dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento che qui ringrazio. L’ordine dell’Archivio è stato curato, pressoché a titolo volontaristico, da Nicoletta Girardi, a cui va la mia riconoscenza. All’impresa hanno contribuito anche gli studenti dei miei corsi universitari sia a Trento che a Trieste.

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